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SCIOPERO IN VISTA ALL’UNIONE MONTANA DI CEVA – Il mancato rispetto degli accordi sul salario accessorio scatena la mobilitazione

Ceva (CN) – Le Segreterie Provinciali di CISL FP e FP CGIL proclamano lo stato di agitazione per i lavoratori dell’Unione Montana Valli Mongia Cevetta Langa Cebana Alta Valle Bormida, e richiedono l’intervento del Prefetto per avviare la procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalla legge.

Al centro della vertenza, la mancata applicazione dell’accordo di conciliazione sindacale del 24 aprile 2024, che riguardava il mancato pagamento del salario accessorio per l’anno 2023, la mancata costituzione del fondo decentrato per il 2024 e la mancata convocazione del tavolo di trattativa per l’anno in corso.

“Nonostante il diligente lavoro dei dipendenti e la loro regolare valutazione,” spiegano i dirigenti sindacali delle segreterie provinciali (Maurizio Di Steffano – CISL FP e Gaspare Palermo – FP CGIL) “l’Amministrazione non ha rispettato gli accordi presi e non ha dimostrato alcuna attenzione rispetto ai diritti dei lavoratori.”

Di fronte a questa situazione, le OO.SS., con pieno mandato dei lavoratori, hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione e di richiedere l’intervento del Prefetto per l’avvio della procedura preventiva di raffreddamento. L’obiettivo è quello di risolvere la vertenza attraverso il dialogo e scongiurare l’eventuale proclamazione dello sciopero.

Se non si dovesse trovare un accordo, le organizzazioni sindacali avranno la facoltà di proclamare lo sciopero, nel rispetto delle normative vigenti.

La speranza è che le parti si incontrino al più presto, con il Prefetto come garante, per trovare una soluzione equa e soddisfacente per tutti.

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