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Funzioni Locali. Prosecuzione del negoziato per il rinnovo del CCNL del comparto delle funzioni locali 2022- 2024.

Roma 11 settembre

Care amiche e cari amici, nella giornata di oggi è proseguita la trattativa per il rinnovo del CCNL del personale del comparto Funzioni locali che si è concentrata sulla discussione di una ulteriore bozza di testo consegnataci dall’Aran, contenente alcune positive novità.
Si prevede, innanzitutto, che in caso di mancata attivazione dell’OPI o di mancata convocazione dello stesso le relative materie diventino oggetto di confronto. Viene, inoltre, previsto l’inserimento di nuove materie oggetto di contrattazione integrativa tra cui: i criteri per l’implementazione di modalità di lavoro che consentano una maggiore conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, i criteri di priorità per l’accesso al lavoro agile ed al lavoro da remoto e l’individuazione dei casi in cui è possibile estendere il numero di giornate di prestazione rese in modalità agile o da remoto, superando l’obbligo della prevalenza del servizio reso in presenza.
Viene, inoltre, prevista la proroga al 30.06.2026 del termine per l’attivazione delle progressioni verticali “in deroga”. Sul punto, fermo restando il positivo, parziale, accoglimento di questa richiesta da noi avanzata negli incontri precedenti, abbiamo ribadito la necessità di prorogare fino al 31/12/2026 tale termine, utile per le progressioni verticali “in deroga”, accompagnando la previsione normativa con uno stanziamento di ulteriori risorse a ciò finalizzato.
Tali richieste sono coerenti con la necessità di consentire il pieno utilizzo delle opportunità derivanti dalle “progressioni verticali in deroga” (passaggi fra le aree) e delle risorse determinate ai sensi dell’art. 1, comma 612, della legge 234/2021 (legge di bilancio per il 2022), stanziabili dagli enti in misura non superariore allo 0,55% del monte salari 2018.
Sulle relazioni sindacali, attese le positive novità della bozza, resta per noi necessario che, pure nei limiti di quanto previsto dalle leggi vigenti, vengano ampliate le possibilità di contrattazione e confronto per rafforzare gli strumenti della partecipazione sindacale. A titolo di esempio abbiamo riproposto le nostre richieste sull’inserimento fra le materie di confronto delle progressioni verticali ordinarie. Resta fondamentale, infatti, per il sindacato avere voce in capitolo su tutti gli strumenti attualmente vigenti di valorizzazione professionale ed economica dei dipendenti.
Abbiamo contestualmente ripetuto la nostra contrarietà e indisponibilità all’ipotesi avanzata nella bozza consegnata da Aran che possa essere implementato il fondo del lavoro straordinario con contestuale decurtazione del fondo decentrato in caso di superamento del tetto ex art. 23 comma 2 d.lgs. 75/2017.

Un ulteriore capitolo di intervento, sul quale come Cisl Fp ci siamo concentrati, riguarda il miglioramento delle norme del rapporto di lavoro che regolano le varie tipologie di permesso o le modalità della loro fruizione, che non comportino oneri contrattuali aggiuntivi.
Tra le ulteriori richieste avanzate abbiamo sottolineato, in particolare, l’esigenza che i lavoratori e le lavoratrici che fruiscono delle tutele connesse alla genitorialità non subiscano penalizzazioni in termini di sviluppo professionale ed economico. Sul patrocinio legale, welfare integrativo, ferie e disciplina del festivo infrasettimanale, con lo spirito di migliorare le tutele già previste e di consentirne una più effettiva ed efficace fruizione, abbiamo formulato unitariamente un insieme di proposte sulle quali Aran si è riservata di dare un primo riscontro in occasione del futuro incontro, fissato per il 30 settembre p.v.

Vi terremo, come sempre, puntualmente informati degli sviluppi della trattativa.

Un caro saluto