Roma 30 settembre –
Care amiche e cari amici,
nella giornata di oggi è proseguita la trattativa per il rinnovo del CCNL del personale del comparto Funzioni locali che si è concentrata sulla spiegazione da parte di Aran delle motivazioni di carattere tecnico sottostanti al mancato accoglimento di alcune proposte sindacali sulla bozza presentata unitariamente da Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl durante l’ultimo incontro dell’11 settembre u.s..
A fronte di tali richieste non sono arrivate risposte soddisfacenti da parte dell’Agenzia che ha respinto sia molte delle proposte unitarie finalizzate a migliorare il sistema della partecipazione sindacale (confronto, contrattazione integrativa e organismo paritetico) sia quelle relative al miglioramento delle tutele normative, con particolare riguardo:
- alla necessità di considerare alcune tipologie di assenza come servizio effettivamente prestato ai fini dell’orario minimo richiesto per la corresponsione del buono pasto (permessi per allattamento, permessi ex legge 104/92 e altri casi di assenza);
- alla possibilità di contrattare i criteri generali della mobilità volontaria e obbligatoria fra sedi e uffici;
- alla possibilità di contrattare i criteri per il conferimento delle mansioni superiori;
- al finanziamento dei compensi corrisposti al personale per l’attività formativa di docenza da imputare a carico del bilancio degli enti sul capitolo delle spese per la formazione.
Permane, inoltre, l’indisponibilità dell’Aran ad individuare fonti di finanziamento diverse dal fondo risorse decentrate per la destinazione di ulteriori risorse finanziarie finalizzate alla corresponsione dei compensi per il lavoro straordinario. Resta a nostro avviso non condivisibile tale proposta perché riteniamo che l’incremento della spesa per il lavoro straordinario debba essere coperto tramite il bilancio degli enti, con specifica deroga al limite del tetto al trattamento economico accessorio (art. 23, comma 2 del D. Lgs 75/2017).
Qualche apertura da parte dell’Aran è stata data:
- rispetto agli strumenti utili per rendere più cogente l’avvio della sessione negoziale annuale relativa ai criteri di utilizzo e ripartizione del fondo decentrato
entro il primo quadrimestre dell’anno, al fine di arginare la prassi della contrattazione tardiva; - sul trattamento economico spettante durante le ferie, in base a quanto stabilito dalla giurisprudenza comunitaria (ricomprendendo a tal fine anche le voci
indennitarie che rientrano nella “retribuzione ordinaria” in base alla qualifica professionale del dipendente, derivanti dalle mansioni svolte (come, ad esempio, le indennità corrisposte a fronte delle attività svolte in turnazione, durante le festività e a fronte di particolari situazioni di disagio lavorativo, ovvero le indennità variabili che attualmente non vengono computate nella retribuzione corrisposta durante le ferie); - sulla possibilità di prevedere tra le materie oggetto di contrattazione integrativa l’implementazione di modalità di lavoro che consentano una maggiore
conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare ivi compresa l’ipotesi di articolare l’orario di lavoro su 4 giorni settimanali; - sulla definizione dei casi in cui è possibile aumentare il numero di giornate di lavoro agile.
Durante l’incontro odierno per espressa richiesta dell’Aran non sono state discusse alcune richieste unitarie riferite alla disciplina della turnazione e del lavoro festivo infrasettimanale, trattandosi di temi nevralgici sui quali l’Agenzia si è riservata di fare ulteriori approfondimenti.
In chiusura, a fronte di alcune spiegazioni avanzate dall’Agenzia (per noi non motivabili neanche su un piano strettamente tecnico giuridico) abbiamo chiesto un ulteriore sessione di confronto sulle proposte oggi discusse in modo da poter effettuare le nostre controdeduzioni.
Il negoziato è stato aggiornato alle prossime settimane, in data da individuarsi.
Vi terremo, come sempre, puntualmente informati degli sviluppi della trattativa.
Un caro saluto